Negli ultimi anni abbiamo assistito a uno sviluppo rapido delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Dai testi e disegni alla musica e al design d’interni — sembra che l’IA sia capace di tutto. Forse persino questo articolo è stato scritto da un’intelligenza artificiale (scherziamo, ovviamente). 😄
Alcuni servizi sono già in grado di generare visualizzazioni di stanze in pochi secondi, proporre mobili e abbinare i colori. Quindi… è arrivato il momento per i designer di preoccuparsi?

In realtà è proprio il contrario: nel design delle camerette per bambini si vede chiaramente perché l’intelligenza artificiale non può sostituire l’essere umano — e, molto probabilmente, non potrà farlo mai.

L’IA è solo uno strumento, non l’autore del progetto

Oggi l’intelligenza artificiale è in grado di fare molte cose: creare belle immagini di camerette in qualsiasi stile, proporre una suddivisione funzionale dello spazio — il letto qui, l’armadio là, la scrivania vicino alla finestra — e selezionare automaticamente palette di colori o mobili in base ai parametri richiesti. Il risultato è d’effetto. Ma solo a prima vista.

Perché non basta?

È vero, i sistemi moderni possono:

✅ Creare uno schizzo d’interni a partire da una descrizione testuale
✅ Selezionare mobili e colori in uno stile definito
✅ Proporre una zonizzazione di base della stanza

Ma è importante comprendere che l’intelligenza artificiale non ha una visione completa delle specificità reali dei progetti di interior design. Non tiene conto di:

❌ Dimensioni esatte degli ambienti, nicchie, dislivelli
❌ Tipologie di planimetrie complesse e vincoli tecnici
❌ Dettagli tecnici di realizzazione, collegamenti impiantistici
❌ Normative antincendio, igienico-sanitarie e edilizie
❌ Caratteristiche dei materiali utilizzati nelle condizioni reali

L’IA non sa cosa significhi “ristrutturare un appartamento nuovo senza massetto” o “integrare un letto a soppalco in una stanza con pareti inclinate”. Ma un designer sì, lo sa.

IA contro designer: test su un caso reale

Abbiamo deciso di verificare concretamente se l’intelligenza artificiale sia davvero in grado di sostituire completamente un designer di camerette. Per farlo, abbiamo preso una richiesta tipica da parte dei genitori e formulato un chiaro brief tecnico — proprio come si fa in un progetto reale. Abbiamo fornito all’IA tutti i dati necessari per creare il design: palette di colori, stile e suddivisione funzionale degli spazi. Ora confronteremo la sua proposta con l’approccio tradizionale di un designer per capire se l’IA può davvero competere con il processo creativo umano.

Ed ecco il risultato:

La prima immagine è stata generata con l’intelligenza artificiale, mentre la seconda è una visualizzazione reale creata dal nostro designer.

Valutazione dei risultati

1. Atmosfera ed estetica

L’IA ha generato un’immagine piacevole con colori armoniosi e decorazioni alla moda. Tuttavia, manca di personalità: la stanza appare standardizzata, senza considerare l’età del bambino, i suoi interessi o lo stile della famiglia. Nella visualizzazione del designer, invece, l’atmosfera è “viva”: ogni elemento ha un significato e una collocazione precisa, creando comfort e carattere.

2. Funzionalità

L’IA non è sempre in grado di gestire proporzioni e funzionalità importanti della stanza. Ad esempio, può posizionare i mobili senza considerare fattori come la direzione della luce o la facilità di accesso. In questo caso specifico, l’IA ha ignorato il fatto che il bambino deve salire al secondo livello del letto. Non ha tenuto conto della sicurezza e della comodità delle scale, né di come queste si integrano nello spazio. Il designer, invece, ha progettato attentamente questo elemento, assicurando sicurezza, comfort e praticità — aspetti fondamentali in una cameretta.

3. Sicurezza ed ergonomia

L’IA non considera sempre l’altezza dei mobili, le distanze tra gli oggetti o gli angoli potenzialmente pericolosi. Nella visualizzazione realizzata dal nostro designer, questi dettagli sono stati curati: forme arrotondate, accesso comodo a tutti gli elementi, materiali sicuri — tutto è al posto giusto.

4. Realismo del progetto

L’immagine generata dall’IA è esteticamente accattivante, ma spesso irrealistica — ad esempio, può includere mobili che non esistono in commercio o combinazioni difficili da realizzare. Il designer, invece, lavora con materiali concreti, marchi reali e un budget definito, quindi il risultato non è solo un’immagine, ma un progetto pronto per essere realizzato.

Conclusione: chi vince?

L’intelligenza artificiale è uno strumento eccellente per trovare ispirazione, generare prime idee o creare una visualizzazione veloce. Ma non tiene conto di migliaia di dettagli, non si assume responsabilità e non ha sensibilità.

Il designer di camerette non crea solo “belle immagini”. Crea un ambiente in cui il bambino cresce, gioca, impara e si sente al sicuro. E in questo, l’essere umano è insostituibile.